Che cosa significa efficientamento energetico?
Efficientare è un modo per raggiungere uno stesso risultato con un minore impiego di risorse.
Si compone di azioni mirate alla programmazione, pianificazione, progettazione e realizzazione che permettono un minore consumo energetico, garantendo quindi per ogni processo richiedente energia un minor quantitativo della stessa, raggiungendo comunque il medesimo risultato finale.
Il concetto di efficientamento energetico va visto nel suo complesso, cioè non limitandosi ad un mero concetto quantitativo dell’energia utilizzata dal sistema, ma grazie ad una evoluzione qualitativa delle fonti, si arriva al duplice risultato di un prodotto qualitativamente superiore sia in termini di tipologia di energia utilizzata sia di risparmio della stessa.
Il primo passo è quello di valutare i consumi per conoscere attentamente la migliore tipologia di soluzioni tecniche da poter utilizzare e ottenere una stima precisa dei risparmi.
Come si calcola?
Un metodo facile, rapido ed intuitivo per il calcolo dell’efficientamento energetico si basa sui comportamenti passati. In tal modo sarebbe possibile calcolare i possibili interventi da poter introdurre per assicurare un minore impatto ambientale e un maggiore livello di efficienza.
Un altro metodo di calcolo si basa sul fabbisogno, il quale, una volta chiarito permette un rapido calcolo del consumo di energia necessaria al suo soddisfacimento, e quindi venire a conoscenza del tipo di consumi e spese a cui tale sistema andrà incontro e intervenire per migliorarne l’efficienza.
Quali sono i settori di intervento?
L’efficientamento energetico opera in tutte le aree interessate al risparmio e alla riduzione dei consumi, applicando soluzioni diverse e personalizzate in base al settore in cui l’energia verrà utilizzata.L’efficienza energetica opera in maniera diversa da settore a settore ciò varia in base all’obiettivo del consumatore e alle sue esigenze di risparmio.
Alcuni dei settori di intervento:
Piccola-Media Impresa
Il concetto di successo economico si è lentamente ridimensionato, puntando molto di più su di un successo strategico che puramente economico, ponendo al primo posto non più il volume di ricavi ma il contenimento dei costi, passando da un concetto di pura efficacia ad uno di pura efficienza.
Una corretta gestione e una riduzione dei consumi conducono ad uno strumento strategico, che permette un elevato livello di qualità e un considerevole risparmio di risorse, solida base per il contenimento dei costi.
Edifici pubblici
In materia di efficientamento energetico chi è chiamato a dare il buon esempio sono le pubbliche amministrazioni, le quali svolgono essenzialmente due ruoli: consumatore e modello. Devono agire in maniera tale non solo da operare con un considerevole risparmio ma fungere da traino per l’adozione di soluzioni tecniche che mirino alla sostenibilità ambientale ed energetica.
L’obiettivo principale è stabilire anche nella mente dei cittadini una forte coscienza ambientale, far si che iniziare da una piccola realtà come gli enti pubblici possa scaturirne un effetto ancora più grande.
Illuminazione pubblica
Il settore dell’illuminazione pubblica è ad oggi una delle voci più consistenti nell’ambito della spesa energetica. E’ stato stimato che processi di efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica possono portare a benefici in termini di riduzione di costi e consumi, tramite una riqualificazione degli impianti e un relativo miglioramento prestazionale. L’obiettivo di ogni amministrazione è stabilire in fase progettuale nuovi impianti di illuminazione, unita alla riqualificazione degli esistenti, in termini di efficienza energetica.
Privato cittadino
Sono sempre più infatti le case che si stanno dotando di sistemi energetici rinnovabili o a basso consumo, ovvero dei sistemi che garantiscano comunque prestazioni all’altezza con un livello di sostenibilità maggiore, con un risparmio di energia e denaro destinato ad aumentare nel tempo. Nel suo piccolo anche il cittadino privato sta muovendo i primi passi verso l’efficientamento energetico.
Come monitorare?
Il primo passo da compiere per raggiungere un pieno efficientamento energetico è la raccolta di informazioni precise e puntuali per mettere il consumatore nella condizione di conoscere il proprio livello di consumo. La corretta stima, infatti, permette di capire in quali aree è necessario intervenire tempestivamente e come intervenire al meglio.
L’efficienza si ottiene non solo installando le corrette tecnologie e dispositivi a basso consumo, ma è necessario anche il corretto monitoraggio degli stessi al fine di ottimizzarne i consumi. I contatori svolgono un’ottima funzione di manutenzione predittiva, consentendo di porre un immediato rimedio a problemi, anomalie e picchi di potenza, evitando di conseguenza che possano riflettersi negativamente sia sull’impatto ambientale che sul bilancio.
Quanto permette di risparmiare?
Una classe energetica F, ad esempio, consuma al metro quadro 5 volte di più di un edificio in classe A, rappresentando quindi una spesa consistente per riscaldare un edificio e un inquinamento piuttosto elevato.
Un edificio in classe energetica G, la più bassa, può consumare fino a 15 litri di combustibile, ossia € 25 al metro quadro, mentre un edificio di classe A registra dei consumi tra 1 e 3 litri, il che vale a dire €3 al metro quadro.
L’efficientamento energetico produce vantaggi considerevoli e visibili in termini monetari evitando tutti gli spiacevoli inconvenienti di un edificio in classe bassa, considerando inoltre il notevole risparmio di risorse e il conseguente beneficio del nostro pianeta e delle sue risorse naturali.
Quanto impatta per l’ambiente?
L’efficientamento porta ad una diminuzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica e una conseguente riduzione dell’inquinamento. Ci si sta sempre più spostando da un sistema energetico basato sull’utilizzo di combustibili fossili e sugli sprechi ad un sistema fondato sulle energie rinnovabili, coniugando in tal modo risparmio, energetico ed economico, e salvaguardia ambientale.