Tutti parlano di riqualificazione energetica, noi l’abbiamo sperimentata a “casa nostra” e abbiamo imparato molte cose.
Riqualificare energeticamente un edificio, nella teoria, sembra un’operazione molto semplice: nuovi impianti, un po’ d’isolante, qualche fonte rinnovabile; come fosse una ricetta. Pochi parlano di come va organizzato a priori e con quale precisione un tale intervento.
Nel 2012 spinti dal desiderio di adeguare la sede aziendale di Rimini alle nuove esigenze di maggior spazio, razionalizzazione degli ambienti, miglioramento del comfort e abbattimento dei consumi, abbiamo deciso di farne un progetto pilota di riqualificazione energetica e testare sulla nostra pelle cosa significa attuare interventi di risparmio energetico in un edificio in uso.
A livello progettuale avevamo ben chiari i risultati che volevamo ottenere: dal punto di vista architettonico avevamo la possibilità di ampliare lo stabile in cui sono ubicati i nostri uffici e intervenire per rendere gli spazi lavorativi più funzionali; dal punto di vista tecnologico/impiantistico volevamo spingere al limite il concetto di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, dotando la nostra sede di tutte le tecnologie impiantistiche all’avanguardia in modo che fosse per noi possibile testarle e mostrare successivamente i risultati ottenuti ai nostri clienti.
Va detto che non è necessario stravolgere l’esistente per conseguire buoni risultati di risparmio energetico. Se si sceglie come criterio la fattibilità economica nello stabilire il piano di efficientamento, si andranno a realizzare solo gli interventi che nel bilancio energetico sono risultati con criticità elevate e i cui ritorni economici stimati sono brevi. Per dilazionare le spese è possibile anche eseguire gli interventi in fasi successive, in anni diversi, partendo dai più urgenti. La corretta pianificazione, in ogni caso, è fondamentale.
Nella fase di attuazione degli interventi, per la sede F.lli Franchini, avevamo la possibilità di spostare momentaneamente gli uffici amministrativi e tecnici in un altro stabile. Abbiamo deciso di convivere con i lavori in corso per imparare praticamente a gestire questa tipologia di cantieri al meglio, dal punto di vista organizzativo, di celerità dell’esecuzione e di limitazione dei disagi.
Insomma, potevamo stare comodi, ma abbiamo valutato che per poter parlare di riqualificazione energetica dovevamo prima capire a fondo tutte le problematiche legate alla realizzazione di questa tipologia d’interventi e dato che la maggior parte deve essere svolta in edifici in uso: abitazioni, fabbriche, alberghi, ci è sembrato che utilizzare i nostri uffici anche durante i lavori ci avrebbe consentito di acquisire maggiore esperienza per poter successivamente dare utili consigli ai nostri clienti.
La programmazione degli interventi da eseguire, di cui ci siamo personalmente occupati, è stata quindi uno step fondamentale. Il programma lavori veniva aggiornato giorno per giorno e molte lavorazioni seguivano le esigenze del lavoro quotidiano d’ufficio e non, come sempre succede, i tempi di cantiere.
Valutazioni d’impatto acustico, orari d’ufficio e frazionamento in settori dello stabile per rendere alcune aree adibite a cantiere e altre alla normale attività aziendale, hanno dettato i tempi per l’esecuzione delle lavorazioni.
Gli interventi che abbiamo scelto di attuare sul nostro stabile sono stati:
- Sostituzione dei serramenti
- Miglioramento delle prestazioni dell’involucro edilizio tramite isolamento a cappotto delle partizioni verticali e coibentazione termica di quelle orizzontali.
- Sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con un impianto con pompa di calore ad alta efficienza e un impianto geotermico a bassa entalpia abbinato al distributore a recupero di calore e un kit idronico per la produzione di acqua calda sanitaria.
- Sostituzione dell’impianto elettrico con un nuovo impianto totalmente dimmerabile che permette di regolare, attraverso i rilevatori di presenza, l’accensione, lo spegnimento e l’intensità luminosa in relazione alla presenza di persone e all’apporto di luce naturale negli ambienti.
Per monitorare e far funzionare ottimamente le apparecchiature e gli impianti installati abbiamo dotato l’edificio di un sistema intelligente di controllo domotico.
Grazie a questo, tutti gli impianti tecnologici sono in grado di funzionare parzialmente o totalmente in maniera autonoma, accendendosi, spegnendosi e regolandosi in base alla presenza dei fruitori nei vari ambienti, oppure, in base alla programmazione che può essere facilmente stabilita dall’utente. Attraverso l’interfaccia grafica su tablet gestiamo: illuminazione, climatizzazione, controllo dei carichi, impianto antintrusione, rivelazione incendi, allarmi tecnologici, visualizzazione della produzione dell’impianto fotovoltaico, monitoraggio del campo sonde geotermico.
Tutti gli accorgimenti descritti ci hanno permesso di portare il nostro edificio dalla classe energetica G alla classe A, la massima raggiungibile per edifici commerciali.
Le verifiche che abbiamo condotto esaminando i consumi e le spese, prima e dopo l’intervento di efficientamento energetico, ci hanno permesso di stimare il risparmio energetico conseguito pari al 38%.
L’impianto fotovoltaico installato sul tetto della nostra sede produce 1/3 del fabbisogno energetico totale.
Il nostro fabbricato ora utilizza solamente energia elettrica e la sostituzione degli impianti ci ha permesso di eliminare totalmente la bolletta del gas.
Per noi che utilizziamo lo stabile quotidianamente i risultati a livello di comfort sono stati incredibili, gli interventi effettuati hanno permesso di raggiungere un benessere tale per cui lavorare è molto più piacevole.
I nostri uffici, prima dell’intervento, erano caratterizzati dalla scarsa illuminazione di alcuni ambienti, dagli sbalzi di temperatura dovuti all’assenza di sfasamento termico dell’involucro edilizio e dalla percezione della sensazione di troppo caldo o troppo freddo a seconda delle stagioni, spesso le postazioni di lavoro erano caratterizzate anche dall’abbagliamento dei monitor, tutte caratteristiche tipiche del periodo di costruzione dello stabile, anni ’70, che ora sono state eliminate.