Secondo lo studio “Energy vision 2013”, le tecnologie pulite non hanno ancora intaccato il dominio delle fonti fossili
Il mix energetico mondiale graviterà sempre di più intorno alle rinnovabili, anche se il passaggio dall’era dei combustibili fossili a quella dell’economia verde non sarà lineare. Come sostiene l’ultimo rapporto del World Economic Forum, “Energy vision 2013”, carbone, gas e petrolio continuano a soddisfare l’87% della domanda globale di energia primaria, percentuale che supera il 92 includendo l’atomo. Eolico, solare, geotermia e altre tecnologie pulite (senza l’idroelettrico) si fermano all’1,6% della torta complessiva. È indubbio il boom delle fonti alternative negli ultimi anni, con ricavi totali per 184 miliardi di dollari nel 2012. La produzione di energia rinnovabile è così diventata un’industria “molto visibile” a livello mondiale, si legge nella sintesi del World Economic Forum, grazie anche agli incentivi elargiti dai Governi per favorire i nuovi mercati della green economy.
Eppure, dall’inizio del nuovo millennio il carbone è cresciuto, in termini assoluti, dieci volte più delle fonti alimentate dalle risorse naturali, quasi il doppio del gas e il triplo del petrolio. Con la rapida ascesa dei Paesi emergenti, guidati dalla Cina, il carbone è rimasto sulla cresta dell’onda, assicurando energia a basso costo per tutte le industrie e le metropoli in espansione. Inoltre, sostiene il rapporto, l’idea che le riserve degli idrocarburi siano agli sgoccioli ha perso peso negli ultimi anni. Lo sviluppo dei giacimenti non convenzionali, come lo shale gas negli Stati Uniti, ha fatto guadagnare posizioni al metano e all’oro nero, che dovrebbero conservare un ruolo di spicco più a lungo del previsto. Con qualche incognita: per esempio, afferma il World Economic Forum, se l’auto elettrica conquisterà un mercato di massa anziché accontentarsi di una nicchia di automobilisti ecologici, potrà erodere il dominio del petrolio nei trasporti.
Secondo il rapporto, la transizione da un sistema energetico all’altro seguirà logiche differenti rispetto ai decenni trascorsi. Non si passerà più da una singola fonte all’altra, dalla combustione del legno a quella del carbone, per esempio, o dal carbone al petrolio. Si passerà piuttosto attraverso mix di fonti sempre più variegati e condizionati da tanti elementi: nuove tecnologie, incentivi e sussidi, sistemi di accumulo dell’energia, reti di trasmissione, prezzi della CO2, politiche salva clima. (fonte energia24)