Agrivoltaico - il fotovoltaico per l'agricoltura

L'agrivoltaico è l'impianto che sfrutta l’energia solare per migliorare l’agricoltura

Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato il Decreto ministeriale Agrivoltaico che prevede l'erogazione di un incentivo composto da un contributo in conto capitale, pari al massimo al 40% delle spese sostenute e di una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete.

Con la parola agrivoltaico si definisce un impianto fotovoltaico realizzato su di un terreno agricolo, che serve sia per produrre energia fotovoltaica, grazie all’installazione di pannelli solari, sia per realizzare attività agricole e di allevamento. Questa compresenza di agricoltura e pannelli solari, infatti, garantisce un uso efficiente ed inclusivo del suolo.

Il decreto del MASE definisce impianto agrivoltaico (anche impianto agrivoltaico avanzato) un impianto fotovoltaico che adotta in maniera congiunta:

  1. Soluzioni integrate innovative con montaggio dei moduli elevati da terra che non compromettano lo svolgimento delle attività di coltivazione , prevedendo la rotazione dei pannelli stessi.
  2. Sistemi di monitoraggio, per la verifica dell'impatto dell'impianto sulle colture, attraverso delle linee guida CREA-GSE.

Installazione di un impianto agrivoltaico

F.lli Franchini, grazie alle competenze acquisite inoltre 15 anni di installazione di impianti fotovoltaici, è in grado di progettare e realizzare un impianto agrivoltaico per le industrie del settore agricolo e di allevamento. Grazie a tecniche di progettazione avanzate e all'impiego di strutture modulari, l'agrivoltaico riesce a combinare con successo l'efficienza energetica con la sostenibilità agricola. I pannelli solari infatti vengono posizionati ad altezze adeguate per consentire lo sviluppo delle colture sottostanti, garantendo allo stesso tempo la generazione di energia pulita.

Requisiti specifici

Il bando prevede interventi a favore di impianti di produzione di energia elettrica di nuova costruzione con potenza superiore a 1KW installati ad un’altezza di:

  • 1,3 metri nel caso di svolgimento di attività zootecnica nell’ambito del sistema agrivoltaico (valore di altezza minima per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame);
  • 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività colturale nell’ambito del sistema agrivoltaico (valore di altezza minima per consentire l’utilizzo di macchinari funzionali alla coltivazione);
  • 1,3 metri nel caso di impianti agrivoltaici che prevedono l’installazione di moduli fotovoltaici in posizione verticale fissa;
  • 2,1 metri nel caso di svolgimento di attività mista, colturale e zootecnica, nell’ambito del medesimo sistema agrivoltaico.

Per poter accedere al contributo è necessario che la superficie minima destinata all’attività agricola/pastorale, nell’ambito del sistema agrivoltaico, risulti pari almeno al 70% della superficie totale del sistema agrivoltaico ( che viene determinata prendendo in considerazione l’intera superficie destinata alla realizzazione del sistema agrivoltaico a cui vengono sottratti i valori delle superfici che non interessano direttamente l’attività agricola).

Tra agevolazione e incentivo

Il Decreto Agrivoltaico (D.M. 436/2023, in vigore dal 14 febbraio 2024) promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale. Tra gli incentivi previsti si distinguono:

  1. un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili a valere sulle risorse finanziarie del PNRR;
  2. una tariffa incentivante applicata alla produzione di energia elettrica netta immessa in rete

Le caratteristiche progettuali e costruttive dei sistemi agrivoltaici avanzati per l'accesso agli incentivi riguardano:

  • La superficie totale del sistema agrivoltaico rispetto alla superfice minima destinata all'attività agricola.
  • L'altezza minima dei moduli del sistema agrivoltaico  rispetto al suolo, che permettere lo svolgimento delle attività agricole (anche sotto i pannelli fotovoltaici).
  • La produzione elettrica dell'impianto agrivoltaico avanzato: non deve essere inferiore al 60% della producibilità elettrica di un impianto fotovoltaico standard di riferimento.

Le tipologie di spese ammesse riguardano:

a) Realizzazione di impianti agrivoltaici avanzati (moduli fotovoltaici, inverter strutture per il montaggio dei moduli, sistemi elettromeccanici di orientamento moduli, componentistica elettrica);
b) Fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
c) Attrezzature per il sistema di monitoraggio previsto dalle Linee Guida CREA-GSE, ivi inclusi l’acquisto o l’acquisizione di programmi informativi funzionali alla gestione dell’impianto;
d) Connessione alla rete elettrica nazionale;
e) Opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
f) Acquisto, trasporto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
g) Studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari;
h) Progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
i) Direzioni lavori, sicurezza, assistenza giornaliera e contabilità lavori;
l) Collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo.

Le spese di cui alle lettere da g) a l) sono finanziabili in misura non superiore al 10% dell’importo ammesso a finanziamento.

Beneficiari

I soggetti beneficiari della misura disciplinata dal decreto sono:

  • agricoltori e imprenditori agricoli, che possono partecipare sia come individui, sia sotto forma di società o cooperative agricole. Inoltre, sono ammesse associazioni temporanee di imprese costituite da due o più imprenditori agricoli e/o società agricole, cooperative agricole, e simili;
  • associazioni temporanee di imprese composte da almeno un soggetto operante nel settore agricolo, come definito nella categoria precedente
Linee guida Agrivoltaico F.lli Franchini
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